La
guerra
del Vietnam
venne combattuta tra il 1960 e il 1975 sul territorio del Vietnam del
Sud e in missioni di bombardamento (operazione Rolling Thunder) sul
Vietnam del Nord.
Una parte delle
forze in conflitto era la coalizione composta da Vietnam del Sud,
Stati Uniti, Corea del Sud, Thailandia, Australia, Nuova Zelanda, e
Filippine.
Dall'altra
parte c'era la coalizione formata da Vietnam del Nord e Fronte di
Liberazione Nazionale del Vietnam (FLN), conosciuto anche come Viet
Cong, un movimento di guerriglia reclutato principalmente tra gli
elementi comunisti presenti nel Vietnam del Sud. L'Unione Sovietica e
la Repubblica Popolare Cinese fornirono aiuti militari al Vietnam del
Nord e all'FLN, ma non presero parte alla guerra con le loro truppe.
La guerra fece
parte di un più ampio conflitto regionale che coinvolse le nazioni
confinanti di Cambogia e Laos, conosciuto come seconda guerra
indocinese.
In
Vietnam, questo conflitto è conosciuto come guerra statunitense.
La
Guerra d'Indocina (1946-1954) fu la guerra nella quale i francesi
combatterono, con il supporto logistico e finanziario degli Stati
Uniti, per riprendere il controllo della loro ex-Colonia in Indocina.
In base alla Conferenza di Ginevra del 1954 la penisola indocinese
venne divisa in tre Stati indipendenti: Laos, Cambogia e Vietnam.
Il Vietnam fu
diviso a sua volta in due lungo il 17° parallelo:
- Vietnam del Nord, sotto il controllo sovietico;
- Vietnam del Sud, sotto il controllo statunitense.Gli accordi di Ginevra specificavano che avrebbero dovuto programmarsi delle elezioni per unificare la nazione, da svolgersi nel giugno 1956, ma tali elezioni non si tennero mai. Il governo della Repubblica Sudvietnamita (RVN), del Presidente Diem, con l'appoggio degli USA sotto l'amministrazione Dwight Eisenhower, interpretò il Sud-est Asiatico come un altro campo di battaglia della Guerra Fredda e quindi non aveva interesse a far tenere elezioni democratiche che avrebbero favorito l'influenza comunista sul governo del Sud. Il Presidente Eisenhower annotò nelle sue memorie che se si fosse tenuta un'elezione su base nazionale, i comunisti avrebbero vinto prendendo l'80% dei voti. In aggiunta si disse che i comunisti probabilmente non avrebbero permesso elezioni libere nella loro parte di Vietnam. Indipendentemente da ciò, né gli USA né i due Vietnam avevano firmato la clausola elettorale dell'accordo. L'FLN (o comunisti vietnamiti) guidò l'insurrezione popolare contro il governo Sudvietnamita. Per salvare l'RVN, gli Stati Uniti iniziarono ad inviare consiglieri militari. Il Vietnam del Nord, che era appoggiato da Unione Sovietica e Repubblica Popolare Cinese, appoggiò a sua volta l'FLN con armi e rifornimenti, consiglieri, e unità regolari dell'Esercito del Vietnam del Nord.